Bir Tawil è musica per banditi, per «partiti da una tavola di fame» o per sognatori incalliti, quando il sogno si radica nella testa e fa i calli sulle mani come il bastone della zappa.
Chi è portatore di un retroterra culturale che non risulti facilmente assimilabile alla silenziosa e ordinata maggioranza deve essere bandito, strappato alle radici che critica, anche se le sente proprie. Non c’è spazio per il dubbio, perché rende deboli nella cieca contrapposizione armata. Così, sul bando viene scritto il nome di chi si intende espellere. Un nome letto a voce alta, preceduto dal rullo del tamburo del banditore. Allontanare, cacciare via, rimuovere dallo sguardo tutti coloro che non sono funzionali al discorso del Potere, che poi è quello dello Spettacolo.

I Bir Tawil nello specifico Carlo Natoli e Dario De Filippo, sanno bene cosa voglia dire portare un po’ di sana sperimentazione adrenalinica in una scena musicale che spesso si riempie di band che hanno tutto, ma a cui manca la semplicità e la capacità di far divertire con dei buoni brani!

Ecco, la prima qualità che hanno questi due artista è proprio il saper scrivere belle canzoni, semplici e dirette, dove ritmo e grinta solo le due caratteristiche principali di questo album.

Otto tracce dove si propone musica di nicchia per veri intenditori. Probabilmente non scriveranno mai un vero e proprio capolavoro, ma sono sicuro che lavori del genere siano utilissimi a risollevare il morale. L’unica nota triste di tutto questo lavoro, è che “In Between” è come un assaggio e non un vero e proprio pasto, perchè quando ascolti questi lavori ne vorresti ancora e poi ancora.
Per adesso mettiamo da parte questo bel disco e ascoltiamocelo, non è poco!

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